fumetti e
cartoni animati sono dei grossi depositi di tanti di quegli elementi di
fantasia da creare
mondi paralleli funzionanti quanto quello vero. il grande
merito di tutto ciò è dovuto a sapienti
autori ed abili
disegnatori in grado di sviluppare storie e
personaggi che, districandosi tra tutte le situazioni
irreali che gli vengono costruite attorno, riescono a stare in piedi e ad essere
credibili e coinvolgenti, con misurate dosi di
allegria, drammaticità,
morale o puro divertimento.
la naturale
evoluzione del genere ha portato alla diversificazione della proposta, riuscendo a toccare gli estremi di ogni tipo di
comunicazione trasmessa: abbiamo, così, i cartoni
impegnati e quelli con comicità
non-sense, i fumetti dal disegno
accurato e meticoloso e quelli dal tratto abbozzato ed
impreciso. tutti gli appassionati sono, in questo modo, accontentabili, e i
gusti si modificano in proporzione alle variazioni dei prodotti che escono.
la
mente dei creatori odierni ha così tanto
spazio in cui viaggiare che le situazioni transitano spesso e volentieri al limite del
paradosso, superandolo in diverse occasioni, dando così la possibilità di non fermarsi necessariamente su ogni tassello della storia.
nei cartoni e fumetti
classici, invece, la fantasia era limitata ai personaggi e alle vicende narrate, quindi, analizzandoli a
posteriori, si notano delle
incongruenze e delle
curiosità particolari.
nessuno si è mai domandato perchè gli
animali dei fumetti parlassero e si comportassero come esseri umani, nè qualcuno si è interrogato su tutte le ragioni che stavano dietro a determinati
superpoteri.
e così alcune cose sono
sfuggite un po' di mano e viene da chiedersi, ad esempio, per quale motivo a
pluto, che è un cane come
pippo, manchi la
parola che invece il suo amico possiede ed usa, spesso, a
sproposito.
così come perchè i
bassotti non cambino obiettivo dei loro tentativi di
furto, finendo sempre per essere arrestati perchè nel
deposito di zio
paperone non si riesce a portar via neanche una ragnatela: e proprio zio paperone, quando si tuffa nelle
monete, non si fa male alla
testa?
ci si potrebbe anche chiedere se
superman, quando si cambia nelle
cabine telefoniche, al suo ritorno trova valigetta, vestiti ed occhiali; perchè ai nostri giorni, tempo cinque minuti, si troverebbe già tutto in vendita su
ebay.
ma, giusto per sapere, si
traveste proprio lì perchè fa collezione di schede telefoniche?
o ancora come fa
mila, la nota giocatrice di pallavolo, a stare in aria così tanto tempo da poter formulare
pensieri su ogni cosa le passi per la testa, ma, allo stesso tempo, concludere l'azione a suo favore con una
schiacciata imprendibile.
e poi vorrei conoscere il sarto dell'
uomo ragno perchè quella tuta è
eccezionale.