13 novembre 2005

la rotaia che divide.

il gruppo ferrovie dello stato compie cent'anni.
sfruttando l'occasione commemorariva, l'impresa punta al rilancio, con miglioramenti nella rete e nel servizio.
un'opera in atto da tempo è la realizzazione di tratti ad alta velocità: uno di questi dovrebbe attraversare la val susa la cui popolazione, da diversi giorni, sta insorgendo e protestando contro la realizzazione.
lasciando quasi in sospeso questo problema, il rinnovamento del gruppo sembra voler puntare su due questioni altrettanto importanti: i ritardi e l'affollamento dei treni, soprattutto di quelli a livello regionale.
gli autoironici spot che stanno andando in onda in queste settimane mi hanno dato una dose di fiducia.
se un marchio così importante riesce a prendersi in giro vuol dire che la scommessa è grande.
e dato che a sfruttare l'operato delle ferrovie siamo noi cittadini, la scommessa si tramuta in promessa.
non mantenere una promessa è sintomo di vigliaccheria.
io sui treni vigliacchi non ci voglio salire.
quindi, care fs, datevi da fare.

2 Comments:

At 14 novembre, 2005 12:36, Anonymous Anonimo said...

mmmhh...io non sono cosi ottimista come te....se hai visto Report della scorsa settimana che parlava alla fine del famigerato Ponte Sullo Stretto..pare...che le FS..preferiscano fare un grosso investimento su questo..che non migliorare per esempio le ferrovie del Sud..che ancora viaggiano su binari unici, e che risalgono ancora al ventennio d:-D...o ai macchinisti che si devono fare migliaia di ore di straordinario (con relativi rischi)..perchè l'azienda non ne assume di nuovi, senza contare la presenza di animali di ogni taglia ultimamente sui vagoni (dalle pulci ai topi)...io sinceramente nel rilancio delle FS non ci credo..e gli spot autoironici che fanno ultimamente...mi sembrano una roba un po' patetica, per prendere per l'ennesima volta per i fondelli i fruitori delle FS che non vedranno cambiare niente...però come si suol dire...tutto è possibile. d:-D
Poorone!

 
At 14 novembre, 2005 13:49, Blogger LuKa said...

report non l'ho visto, ma so che la situazione al sud (e non solo per le ferrovie) è critica.
riguardo agli spot confermo che un po' di fiducia me l'hanno data, ma non certo a breve termine. se un cambiamento ci sarà ne vedremo gli effetti tra diversi anni. diciamo che sta iniziando la fase di "transizione"...

 

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