07 novembre 2005

population control.

dati alla mano, oggi, nel mondo, siamo quasi in 6 miliardi e mezzo.
tanti, troppi.
non troppi in generale -la terra è bella grossa-, ma troppi rispetto alle aree abitate.
qualche esempio.
a pari estensione geografica con l'italia, le filippine contano venti milioni di abitanti in più di noi.
il bangladesh, grosso meno della metà, ne ha più del doppio.
l'india è grande circa un terzo degli stati uniti, ma ha quasi il quadruplo di persone sul suo territorio.
tutti i paesi citati come raffronto sono asiatici.
un continente infinito e in continua espansione (basti pensare all'importanza della cina negli ultimi anni), dove coesistono immense ricchezze con povertà disumane. dove bisogna guadagnarsi la libertà per poi far fronte ad attentati, guerre civili, violenze e rivolte. dove la morte è filosoficamente una ricchezza, ma si scontra con pene capitali e con la potenziale minaccia dell'atomica.
è un problema al quale sembra difficile, se non impossibile, porvi rimedio, ma, prima o poi, anche nell'"ovest" del mondo se ne sentiranno le conseguenze.
e, ormai, potrebbe essere troppo tardi.