18 dicembre 2005

qualcosa che non torna.

fumetti e cartoni animati sono dei grossi depositi di tanti di quegli elementi di fantasia da creare mondi paralleli funzionanti quanto quello vero. il grande merito di tutto ciò è dovuto a sapienti autori ed abili disegnatori in grado di sviluppare storie e personaggi che, districandosi tra tutte le situazioni irreali che gli vengono costruite attorno, riescono a stare in piedi e ad essere credibili e coinvolgenti, con misurate dosi di allegria, drammaticità, morale o puro divertimento.
la naturale evoluzione del genere ha portato alla diversificazione della proposta, riuscendo a toccare gli estremi di ogni tipo di comunicazione trasmessa: abbiamo, così, i cartoni impegnati e quelli con comicità non-sense, i fumetti dal disegno accurato e meticoloso e quelli dal tratto abbozzato ed impreciso. tutti gli appassionati sono, in questo modo, accontentabili, e i gusti si modificano in proporzione alle variazioni dei prodotti che escono.
la mente dei creatori odierni ha così tanto spazio in cui viaggiare che le situazioni transitano spesso e volentieri al limite del paradosso, superandolo in diverse occasioni, dando così la possibilità di non fermarsi necessariamente su ogni tassello della storia.
nei cartoni e fumetti classici, invece, la fantasia era limitata ai personaggi e alle vicende narrate, quindi, analizzandoli a posteriori, si notano delle incongruenze e delle curiosità particolari.
nessuno si è mai domandato perchè gli animali dei fumetti parlassero e si comportassero come esseri umani, nè qualcuno si è interrogato su tutte le ragioni che stavano dietro a determinati superpoteri.
e così alcune cose sono sfuggite un po' di mano e viene da chiedersi, ad esempio, per quale motivo a pluto, che è un cane come pippo, manchi la parola che invece il suo amico possiede ed usa, spesso, a sproposito.
così come perchè i bassotti non cambino obiettivo dei loro tentativi di furto, finendo sempre per essere arrestati perchè nel deposito di zio paperone non si riesce a portar via neanche una ragnatela: e proprio zio paperone, quando si tuffa nelle monete, non si fa male alla testa?
ci si potrebbe anche chiedere se superman, quando si cambia nelle cabine telefoniche, al suo ritorno trova valigetta, vestiti ed occhiali; perchè ai nostri giorni, tempo cinque minuti, si troverebbe già tutto in vendita su ebay.
ma, giusto per sapere, si traveste proprio lì perchè fa collezione di schede telefoniche?
o ancora come fa mila, la nota giocatrice di pallavolo, a stare in aria così tanto tempo da poter formulare pensieri su ogni cosa le passi per la testa, ma, allo stesso tempo, concludere l'azione a suo favore con una schiacciata imprendibile.
e poi vorrei conoscere il sarto dell'uomo ragno perchè quella tuta è eccezionale.

4 Comments:

At 19 dicembre, 2005 00:19, Anonymous Anonimo said...

oppure perchè nei fumetti di topolino,paperino mangia un pollo arosto?? è un canibale??

 
At 19 dicembre, 2005 00:23, Blogger LuKa said...

giusto, ottima osservazione. probabilmente questo fatto, come quello sull'evidente differenza tra pippo e pluto, è dovuto a delle particolari forme di razzismo che, senza essere offensive o troppo lesive nei confronti dei personaggi, mettono in mostra notevoli diversità. ma la ragione reale nessuno la conosce, la mia è un ipotesi.

 
At 19 dicembre, 2005 20:44, Blogger Ale said...

Banalmente si potrebbe parlare anche dei lunghissimi campi di calcio di holly e Benji, et similar, e del fatto che la palla appena tocca la rete, gira vorticosamente per almeno 2 puntate d:-D. Io personalmente queste cose (hooly e benji,la storia di Mila) le vedo come una sorta di "onomatopea visiva", nel senso che, ampliando lo spazio-tempo, o rendendo visiva la potenza di un tiro, ha lo scopo di aumentare vuoi la potenza del tiro, o il ragionamento che ci sta dietro per farlo, o anche il momento stesso.
Cmq grande, questo post! d;-D

 
At 19 dicembre, 2005 21:33, Blogger LuKa said...

riguardo ad holly e benji potrebbe tornarti utile questo articolo http://snipurl.com/kwy6.
il post avrei voluto approfondirlo di più, ma ho preferito lasciare spazio ai commentatori del blog in modo da avere più segnalazioni.

 

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