26 maggio 2006

elucubrazioni psicofeline.

continuando a meditare, senza un obiettivo ben preciso, su fastidiose congetture, ho finito per trascurare il mio alter-ego della rete, perdendo tempo nel prendermi cura dell'adorabile quadrupede che da sette giorni zampetta, talvolta confusamente, sui freddi pavimenti di casa.
tra miagolii insistenti, rapidi assonnamenti e saltelli titubanti, mila si sta adattando al clima d'appartamento.
il mio essere lunatico, invece, ancora rifiuta di mostrarsi in tutto e per tutto e così si aggrappa, forse comprensibilmente, alla mancanza di riscontri tangibili per riuscire, tra alti e bassi, a sopravvivere.
per quanto riguarda l'attenzione al blog consideratela del tutto inaffidabile, ma sempre ancorata alla speranza di riuscire ad essere più presente.

20 maggio 2006

il motivo.

si chiama mila e ha 35 giorni.
scusate la pessima qualità dell'immagine, a presto foto migliori.

19 maggio 2006

transmit disrupt.

il talento degli hell is for heroes necessita ancora di una riordinata, ma la band è già riuscita a sfornare due dischi di spessore. il primo, "the neon handshake", è un concentrato di alternative rock e chiari rimandi emo e hardcore, un album senza cali di tono, distribuito in modo lungimirante dalla emi, che si rivelerà poi un'arma a doppio taglio. nel corso della produzione del secondo lp, infatti, la major decide di non rinnovare il contratto alla band, che si ritrova, così, a lavoro quasi compiuto in mezzo ad una strada.
saranno la captains of industry prima e la burning heart poi a risollevare le sorti del gruppo, commercializzando la loro seconda fatica, "transmit disrupt". qui il suono è più cupo, personale e meno diretto, naturali conseguenze di un periodo passato ad annaspare tra i dubbi e le perplessità, dove una delle più forti reazioni fu quella di consentire il download gratuito dei primi due singoli, preventivando una sorte simile anche per l'intero disco.
il titolo del post, oltre a far riferimento alla già citata formazione britannica, non è casuale, perchè descrive quest'ultimo periodo in cui mi sono allontanato dallo scrivere qua; ironia della sorte, la mia temporanea interruzione è stata colmata da piccoli grandi cambiamenti che si sono susseguiti con esiti altalenanti.
oggettivamente sono due le questioni a tenere banco: il neonato, ma già discusso, governo prodi e lo scandalo calcistico. riguardo al primo tema ammetto di essermi perso un po' gli ultimi aggiornamenti, così come gli eventi ufficiali e formali, ma dopotutto credo che all'attività governativa servirà ancora del tempo per potersi esprimere fuggendo da ogni critica interna ad essa o proveniente dall'opposizione.
il mondo del calcio si sta mostrando in ogni sua piaga, e nonostante i nomi della rovina siano sempre gli stessi, ormai tutto l'ambiente è stato contaminato. il risanamento dev'essere consistente, visto che l'immagine e la credibilità sono del tutto compromesse.
in modo del tutto personale, ci sono piccole variazioni di umore, che ho registrato soprattutto nella giornata di oggi; io, però, sono buono e pacato, quindi voglio pensare che sia solo il gran caldo a farmi costruire intere recinzioni di riflessioni che vanno poi a circondare la mia mente.
fermandomi un secondo capisco subito che si tratta solamente di un finto ottimismo, ma, da domani, un motivo per tirarmi su il morale ci sarà, quindi spero in un rasserenamento.

14 maggio 2006

gioventù iberica.

in tre hanno 63 anni, ma occupano i vertici di sport in cui l'esperienza, fino a poco tempo fa caratteristica preponderante, sta cedendo il passo al talento e all'istinto.
sto parlando di daniel pedrosa, rafael nadal e fernando alonso, tre ragazzi spagnoli protagonisti indiscussi rispettivamente di motociclismo, tennis e formula 1.
non so se esiste un legame particolare che unisce il destino di questi tre campioni, ma la coincidenza di questa domenica è stata sbalorditiva: daniel ha vinto il suo primo gran premio nella classe regina delle moto, portandosi nelle posizioni che contano a livello di classifica generale; rafael ha conquistato, per la seconda volta consecutiva, gli internazionali d'italia, battendo per l'ennesima volta roger federer, numero uno del ranking mondiale da diverso tempo; fernando ha consolidato il suo stazionamento in testa alla graduatoria, dominando, dal primo all'ultimo giro, la gara sul circuito di barcellona.
il futuro di questi tre giovani è unicamente nelle loro mani, ma se sapranno agire con coscienza e dedizione, lo spirito che finora li ha guidati verso gli altissimi livelli che hanno raggiunto sarà in grado di confermare il loro valore negli anni, e per gli avversari l'impegno dovrà essere sempre più duro.
teniamoli d'occhio.

13 maggio 2006

thrice.

è toccato ai valley arena aprire la serata, di fronte ad un pubblico attento, ma non particolarmente coinvolto dalla formazione statunitense, che riesce comunque a non annoiare.
a seguire i britannici hundred reasons hanno scaldato la platea del transilvania con un set molto ben eseguito, tra cui ha spiccato l'ottima prova del cantante colin doran.
i thrice non hanno sfigurato, nonostante abbiano suonato per meno di un'ora e il frontman dustin kensrue fosse apparso un po' giù di tono a livello fisico. la loro prova è stata comunque positiva, precisa ed intensa, soprattutto nei brani dell'ultimo, e bellissimo, loro disco, "vheissu", in cui la band ha intrapreso una strada più personale, giocando molto sulle atmosfere piuttosto che sull'impatto che contraddistingueva i precedenti lavori.

12 maggio 2006

maiali energetici.

una sperimentazione scientifica in un laboratorio universitario dell'illinois ha dato dei risultati molto interessanti.
lo scopo della ricerca era quello di studiare fonti di energia alternative e, a detta del team di lavoro, si è andati incontro ad un successo, dato che si è riusciti a ricavare petrolio grezzo dalla lavorazione del letame di derivazione suina, una sostanza, al di fuori dell'utilizzo come fertilizzante, solitamente considerata di scarto.
si tratterebbe di un traguardo sensazionale, visto che la sorgente di energia in questione è costantemente disponibile in diverse parti del globo ad un costo nullo. ci saranno da superare attente verifiche e dubbi non indifferenti, ma la proposta è di chiara rilevanza e desta una certa curiosità.
se è vero che del maiale non si butta via niente, spero in un futuro in cui possano coesistere benzinai e salumieri.

11 maggio 2006

resettiamo il pallone.

lo sport più popolare sul territorio nazionale è in profonda crisi.
questo perchè sta uscendo allo scoperto un mondo parallelo agli ambiti sportivi, fatto di affari, macchinazioni e complicità del tutto estranee agli ideali di correttezza e lealtà che ogni attività agonistica dovrebbe trasmettere.
tutto ruota attorno all'ambiente juventino, quello della squadra più amata ed odiata d'italia, da sempre al centro di critiche e sospetti che, se le inchieste portate avanti in questi giorni dovessero riuscire a delineare solide dimostrazioni, paiono del tutto fondati.
da tifoso del club in questione mi sento amareggiato e deluso, ma, principalmente, spaesato, perchè mi trovo con la testa che ronza per tutti quegli attacchi, che reputavo esagerati e quindi ingiustificati, rivolti alle numerose vittorie dei bianconeri, ora da ridimensionare drasticamente.
ci vorrebbe un tasto per congelare l'attuale situazione, in modo da far chiarezza in tempi rapidi ed in modi paritari.
so che sarà difficile, ma mi auguro che la giustizia non si faccia piegare da alcuna pressione o sudditanza, per far sì che con lo scongelamento si possa ricominciare a parlare di sport.

10 maggio 2006

salto nel vuoto.

sotto ci sono sterpaglie, torrenti, erbacce ed arbusti.
però il vuoto è palpabile, denso e presente nelle pupille di ogni persona presente lì, sul quell'esile ponte che sbuca tra le colline biellesi a 150 metri d'altezza dal suolo.
alle mie caviglie non c'era legata una forte imbragatura con elastico annesso, ma l'emozione di vedere questa preparazione su alcuni amici era ugualmente intensa.
una breve spiegazione, un tremolante approdo verso l'ultimo scalino.
poi il conto alla rovescia, rapido, sadico e definitivo.
infine il salto, tremendamente veloce.
l'adrenalina non è stata solo a guardare come me: si è mossa, ha reso noto il suo coinvolgimento e si è detta pronta per un lancio, in un futuro ancora non programmato.
vi farò sapere.

09 maggio 2006

debilitato.

due grossi macigni gravano sulle mie palpebre.
implacabili, come le porte scorrevoli del vagone di una metropolitana, si chiudono, incrementando con prontezza la temperatura alle loro spalle.
non è sonnolenza, non è fatica; mi rassegno a questa condizione senza rinunciare a colloquiare con i miei amati componenti circuitali di silicio che stazionano, rumorosi, a ridosso dei miei arti inferiori, oggi pesanti senza alcuna particolare ragione.
le tempie giocano ad una versione ancestrale di pong, passandosi monotonamente l'encefalo come un qualsiasi ammasso ordinato di pixel. per la cronaca, la situazione è di costante pareggio.
nel quartiere dell'ugola i pompieri sono in sciopero: l'incendio confida nella notte per estinguersi delicatamente e lasciare fresche ceneri di un rogo domato dalla natura.
il resto è un susseguirsi di istantanee ere glaciali, dove le migrazioni coprono tutto il corpo, ma senza creare forti subbugli abitativi.
è una pace stanca ed indebolita, che vede le lenzuola come un obiettivo di risanamento.
conseguenza di un bel weekend, il blog è drasticamente passato in secondo piano.
ora, e spero per poco ancora, è toccato alla mia salute mettersi da parte, con una freccia intermittente, in una piazzola di sosta.

05 maggio 2006

ripensamenti.

fino a qualche minuto fa stavo scrivendo un post personale e sentito sui recenti fatti di cronaca accaduti in iraq e afghanistan. per ora ho deciso di tenere quei pensieri per me poichè il mio amato compagno di arrabbiature, meglio noto come computer, ha deciso di riavviarsi da solo; e così, nell'arco di uno sbadiglio, ho visto ricomparire davanti a me le schermate di caricamento con un sottofondo, dovuto ad una ventola stanca ed affaticata, tanto famigliare quanto irritante.
conseguentemente a ciò le righe digitate fino a quel momento sono evaporate, così come l'intenzione, da parte mia, di riscriverle.
per questo futile motivo il post di oggi si chiude qua.
senza "se" e senza "ma".

03 maggio 2006

saluti al presidente.

carlo azeglio ciampi è stato un ottimo capo dello stato.
carismatico, intelligente, ha dato fiducia al paese e alle sue istituzioni, elevando l'importanza dei simboli nazionali e di valori come l'unità e la concordia.
anche se tutto ciò è stato, sistematicamente, smontato dai fatti politici, ciampi è rimasto l'unico vero legame che ha accomunato i due schieramenti, grazie alla sua figura solida e sempre aperta al dialogo.
giunto, con notevole smalto, all'età di 85 anni e al termine del suo settennato, ha rifiutato la candidatura per un nuovo mandato e, personalmente, trovo che abbia fatto bene.
piuttosto che stanco al quirinale, nei prossimi anni mi piace immaginarlo sollevato e sorridente, attorniato dai nipotini e dalla gente della sua livorno.

02 maggio 2006

paninaro.

nei giorni scorsi ho sentito più volte un'atipica notizia culinaria.
in inghilterra le esperte mani di uno chef hanno dato vita ad un sandwich così prezioso da valere più di 120 euro. è in vendita al centro commerciale selfridges di londra e contiene ingredienti molto ricercati, come maionese al tartufo, pane precedentemente fermentato e la raffinata carne di manzo giapponese wagyu.
nonostante la stravaganza del prodotto e l'elevato prezzo pare che ci siano già stati degli acquirenti.
una delle curiosità del caso è che il cuoco ideatore del panino, a cui ha dato il suo stesso nome, si chiama mcdonald, come la celebre catena di fast-food.
davanti a questa vicenda riesco a stento ad immaginare la reazione che avrebbe avuto il mitico paninaro del drive-in. probabilmente, con un'espressione a metà strada tra il disgusto e l'ammirazione, avrebbe, come di consueto, escalamato: "troooppo giusto!".

01 maggio 2006

primo omaggio.

durante la festa dei lavoratori sono tutti sorridenti.
è normale e comprensibile poichè si tratta di una ricorrenza storica ed importante da vivere in serenità e, concretamente, è pur sempre un giorno di vacanza.
i sindacalisti e i politici hanno però sorrisi tirati, quasi forzati, perchè sanno che ogni buon proposito lanciato in questa giornata rischia di cadere nel vuoto e, sfidando la fisica, questo potrebbe creare un rumore assordante.
a maggior ragione ora, in una situazione in cui la maggioranza parlamentare è minima e l'opposizione non demorde, l'attenzione alle parole pronunciate deve essere massima e al di fuori da ogni fraintendimento, per evitare di annegare in un mare di smentite, come in parte è successo nell'ultimo periodo di campagna elettorale. direi di cogliere l'occasione del primo maggio per far sì che sia un trampolino di lancio per un reale cambiamento del paese, richiesto a gran voce, ma un po' ritardatario; e dato che non credo sia sordo è giusto fargli capire che le persone per smuoverlo ci sono.
che siano sorde proprio loro?