16 febbraio 2006

carne diffidente.

ne parlai il 5 dicembre, convinto che il fenomeno, privo di fondamento, di ansietà di massa legato al virus dell'influenza aviaria fosse in fase calante, destinato a finire presto nel dimenticatoio.
purtroppo non è stato così.
mi dispiace, innanzitutto, per i cigni periti sotto i colpi dell'epidemia; secondariamente, sono rammaricato per come la popolazione sta reagendo agli ultimi aggiornamenti sull'espansione del contagio.
c'è una solida e costante apprensione riguardo al consumo di carni bianche, con pesanti conseguenze sulle catene di produzione, come ricavi in ribasso e tagli sul personale
la questione, che sopravvive in buona parte grazie all'ignoranza e alla superficialità di molte persone, potrebbe avere un decorso molto lento, quindi ogni eventuale invettiva o appello scongiurante il pericolo potrebbe cadere nel vuoto.
ci stiamo muovendo verso un inconsapevole vegetarianismo?