08 febbraio 2006

i pretesti di un ordigno.

non credo si possa arrivare ad uccidere per una vignetta. nè per due, nè per dodici.
la miccia che fa esplodere la bomba è piccola, ma non inutile.
essa contribuisce alla deflagrazione in modo determinante, anche se le sue dimensioni e il suo valore sono, apparentemente, insignificanti.
la polvere da sparo viene sparsa uniformemente sui soggetti partecipanti all'esplosione.
è un condimento sapido, intrigante, attraente nei modi in cui è presentato e nella maniera in cui viene diffuso.
la fiamma scorre in fretta; è alimentata da una vorticosa spirale di odio, rabbia e rancore: ingredienti selezionati da elementi che aspirano ad una spesso ingiustificata vendetta.
la povertà, di ogni tipo, è il piatto su viene servita questa scottante pietanza.
lo scoppio è violento e lungamente prolungato.
i danni sono permanenti e si intensificano con il tempo.
non basta l'acqua per calmare un incendio, nè è necessario ricorrere alla terra per soffocarlo.
bisogna aggirare il fuoco, analizzarlo, conoscerlo.
e, con un serbatoio di ottimismo, tentare di spegnerlo.