liquefazione parlamentare.
oggi si è ufficialmente conclusa la legislatura dell'attuale governo.
questo procedimento, per lo più simbolico, è noto come scioglimento delle camere.
il termine, in sè, mi da due diverse idee.
la mia immaginazione, lavorando di, forse eccessiva, fantasia, rimanda la parola "scioglimento" ad un qualcosa di gastronomico, inerente alla preparazione di una ricetta, come se camera e senato si fondessero in una gustosa mousse di cioccolato.
l'atto vero e proprio, invece, lo raffiguro come il raggiungimento di un obiettivo importante, al termine del quale si è tutti più liberi: l'esempio più ricorrente è l'ordine ("rompete le righe") che un ufficiale comunica ai suoi sottoposti al termine di un discorso o di una missione.
nessuna delle due rappresentazioni si avvicina, anche lontanamente, a ciò che è avvenuto, però è un modo per addolcire il clima di campagna elettorale che, da oggi fino al 9 aprile, tenterà di raggelarci l'animo, riuscendo, però, solo ad elevare la nostra insofferenza.
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