equalizzatore.
mi piace molto sentire le basse frequenze di un brano.
amplificarle fino a renderle profonde, intense e vibranti.
predisponendo una linea che congiunga tutti i livelli delle frequenze si otterrà una curva, delicata e sinuosa, che vede il suo più alto picco sulla sinistra, poco lontano dal limite di quel lato.
giunto al traguardo del duecentesimo post traccio un brevissimo bilancio con un azzardato, ma semplice, paragone tecnico-musicale.
nell'ipotetica linea prima citata si noteranno i bassi slanciarsi sopra tutti, senza emergere con presunzione e preferendo, piuttosto, segnalare la loro importanza andandosi a poggiare sulle frequenze vicine.
tra gli alti e bassi del suddetto blog sono evidentemente i secondi a venire a galla con più facilità, grazie a carenze d'idee, a lunghi ed ingiustificati periodi di stallo, a contenuti piatti e di dubbio interesse.
gli alti arrancano, ma non si fanno sottomettere.
sempre nella linea di riferimento, fanno capolino nella parte destra, disegnando una collina modesta, ma ben visibile.
scorrendo i post del passato, infatti, credo, di aver tirato fuori alcuni spunti simpatici, personali e, talvolta, meritevoli anche di una minima riflessione; dico ciò senza neanche avvicinarmi ad un'immodestia che queste parole potrebbero richiamare.
l'augurio che mi faccio è di riuscire a separare con decisione la curva dell'equalizzatore musicale da quella dell'andamento del blog, puntanto su un graduale abbattimento di tutta quella parte sinistra, così bella da ascoltare, ma così difficile da mandar giù.
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