27 aprile 2006

carta e penna.

come due compagne indissolubili.
fanno parte di me, coesistono come i polmoni e mi fanno respirare quando l'atmosfera attorno a me si colora di noia.
e così la decoloro con i segni d'inchiostro di una bic difettosa, i cui tratti discontinui incidono quel foglietto quadrato di un bianco senza imperfezioni, dove è rimasta un po' di colla su un lato per uno strappo troppo violento.
uno scarabocchio blu. delle scritte.
il significato è spesso ignoto anche ai miei occhi, ma l'intensità del gesto mi ha liberato, per qualche debole secondo, dalla forzatura della realtà, ormai priva di qualsiasi disegno che non sia catastrofico.
le forme cambiano forma, ma la fantasia decade dal momento in cui il nero sacchetto della spazzatura accoglie, con evidente gaudio, quel pezzo di carta ormai ripiegato su se stesso, come a nascondere un bellissimo instante che fu.