23 aprile 2006

climamico.

uscire in t-shirt quando non è ancora maggio è piacevole, non c'è dubbio.
il caldo e il forte sole che caratterizzano queste giornate non dovrebbero stupire, visto che la primavera è la stagione più instabile per antonomasia. il problema reale è, però, che i cambiamenti climatici si fanno sempre più drastici e l'attuale situazione globale è un susseguirsi di peggioramenti sotto ogni punto di vista.
le conseguenze principali, strettamente collegate tra loro, possono essere suddivise sotto due grandi categorie: il declino ambientale e quello economico.
la terra sta incominciando ad accusare una concreta forma di rigetto verso la nostra presenza, ma ci lascia ampie possibilità di fuga da ogni sua rivolta. l'ignoranza e l'attaccamento ad interessi ormai consolidati ci impediscono di sfruttare queste possibilità e così finiamo per rifugiarsi in abitudinarietà obsolete e dannose, che però, forse per troppa comodità, difficilmente ci scrolleremo di dosso con agilità e, soprattutto, in tempi brevi.
tutto continuerà così fino alla cima di ogni questione e, in un punto di non ritorno, dovremo confrontarci con una realtà che ha il sapore di condanna.
le avvisaglie ci sono, ma, stancamente, non le affrontiamo.