bloc party.
con più di un anno di ritardo dalla sua pubblicazione "silent alarm" è entrato nei miei ascolti e gusti musicali.
il disco in questione è l'album di debutto dei bloc party, quartetto britannico spinto dalla critica e appoggiato dal successo di pubblico. oserei dire giustamente.
il sound della band è riconducibile ad un indie-rock diretto, spigoloso, influenzato dalla new-wave dei decenni ormai passati. tra inserti di tastiere, ruvide chitarre e una sezione ritmica molto decisa, si inserisce bene la voce di kele okereke, a tratti grezza, ma dall'impatto costante.
sono stati, più in patria che nel resto d'europa, un po' la rivelazione del 2005, grazie a dei singoli azzeccati e, soprattutto, ad una spiccata propensione al guardare oltre, rompendo gli schemi ed attraversando i generi.
gli si augura di riuscirci anche nel futuro.
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