28 marzo 2006

sorriso.

quella lieve contrazione muscolare della parte inferiore del volto è il fine ultimo di ogni nostra azione.
il lavoro, le condizioni di salute, lo studio e ogni altra attività viene svolta con la ricerca della felicità e della serenità come obiettivo finale e lo spostamento verso l'alto degli angoli delle labbra è la manifestazione corporale di questo stato d'animo.
per analizzare la condizione in cui versa un paese non sempre è necessario calcolare gli indici economici, o quelli relativi alla crescita demografica o di produzione: potrebbe essere sufficiente girare per le strade e domandare alle persone come si sentono, se al mattino si svegliano con il broncio o con lo sguardo disteso, indipendentemente da eventuali complicazioni personali.
le risposte potrebbero non essere lo specchio delle fredde statistiche che bombardano i nostri sensi giorno dopo giorno.

4 Comments:

At 29 marzo, 2006 23:09, Blogger Tata said...

Concordo.. In fondo l'importante dovrebbe essere sempre la qualità della vità, la serenità... Peccato che ormai non riusciamo più a non rincorrere il dio lavoro e il dio denaro.. ormai, sei felice solo se hai molti soldi...

 
At 29 marzo, 2006 23:50, Blogger LuKa said...

i soldi fanno la felicità, è inutile e sbagliato ammettere il contrario. e questo vale per tutti, sia per chi non li ha, perchè così può permettersi lo stretto necessario per vivere, sia per chi ne ha tanti, poichè può soddisfare vizi e passioni.
precisando, sarebbe giusto dire che i soldi portano alla felicità.
non credo, comunque, che servano molti soldi per essere felice: dipende da quali obiettivi una persona si pone di portare a termine; chi riesce a non essere pretenzioso può accontentarsi dei soldi che ha per vivere serenamente, ma non sempre è così.

 
At 30 marzo, 2006 00:12, Blogger Tata said...

...Come dice mia madre"I soldi non fanno la felicità, ma ne fanno un ottimo surrogato"^^
Questa realtà è proprio triste..

 
At 30 marzo, 2006 01:16, Blogger LuKa said...

è una realtà triste, ma in cui ci siamo inevitabilmente trascinati con il nostro sviluppo, che si avvale di surrogati non solo per la felicità.

 

Posta un commento

<< Home