26 gennaio 2006

storie di balene.

il cetaceo finito nel tamigi ha resistito qualche giorno.
la giovane viaggiatrice sì è poi arresa ai paparazzi, ai giornalisti, alla cocaina riversata nel fiume dai londinesi e alla sua crisi d'identità, visto che balena, come è stata apostrofata, non è mai stata.
era un esemplare di iperodonte boreale, in trasferta sui grigi lidi della capitale britannica.
l'obiettivo, ora, è quello di preservare lo scheletro del mammifero in un museo.
sembra che l'opinione pubblica si sia accorta solo di recente dell'esistenza di questi animali che, per loro sfortuna, vengono sistematicamente, ed ingiustamente, cacciati per scopi futili, legati più ad un compiacimento della propria superiorità che a fini pratici.

i capodogli, nel processo di digestione, si trovano ad espellere una sostanza nota come ambra grigia, usata in cosmetica e profumeria. è un fluido molto prezioso e ha fatto la fortuna di una famiglia australiana, che se ne è trovati di fronte diversi chili, il cui valore è stato stimato sopra il mezzo milione di euro.
le balene chiedono un tornaconto sul loro vomito o minacciano di spiaggiarsi nel naviglio.

2 Comments:

At 01 febbraio, 2006 23:51, Anonymous Anonimo said...

mi ha incuriosita questa "ambra grigia", così sono andata a ricercare altre notizie a riguardo:
viene prodotta nell'intestino dei capodogli durante la digestione dei cefalopodi (seppie, calamari) alimenti base della loro dieta. i cefalopodi, infatti, hanno tutti una specie di becco corneo, duro e indigesto. nel suo passaggio attraverso il canale digerente del capodoglio, questo becco può essere irritante. per evitare che provochi disturbi digestivi, viene inglobato da una particolare sostanza prodotta dalle cellule intestinali: l'ambra grigia.

 
At 02 febbraio, 2006 00:44, Blogger LuKa said...

ma i capodogli lo sanno che, vomitando, fanno arricchire molte persone? se solo lo sapessero credo si attiverebbero subito a formare un sindacato.

 

Posta un commento

<< Home