lost.
serie tv americana che negli stati uniti ha spopolato.
carica d'attesa, approda sulla tv di stato.
e non delude.
lo scheletro della vicenda è banale: un incidente aereo costringe un gruppo di persone a vivere da naufraghi su un'isola deserta.
la facciata poco originale è, però, ben presto smantellata da una struttura di fondo molto articolata, che ha come base due elementi di snodo degli eventi.
il primo è l'ambientazione: un isolotto tropicale rigoglioso e apparentemente disabitato, che però nasconde misteri indecifrabili.
secondariamente è la personalità dei personaggi a catalizzare l'attenzione; ognuno ha un carattere particolare che, come la fitta giungla che circonda i superstiti, copre un insieme di segreti i quali, pian piano, vengono a galla grazie alle inevitabili relazioni interpersonali che si creano.
un ritmo ben sostenuto e una sceneggiatura accattivante sono le chiavi per non far perdere l'interesse.
il mio è resistito e spero non vada ad affievolirsi con le prossime puntate.
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