27 ottobre 2005

arte. e parte.

sabato scorso sono andato ad una mostra.
non è da me.
ma il soggetto meritava.
keith haring è americano, scomparso nel 1990 per aids e, sostanzialmente, un disegnatore.
la sua importanza, però, va fuori dalle sue opere, dato che il suo contributo alla street-art e, in parte, ad alcune forme di writing, è fondamentale.
the keith haring show, questo il nome dell'esposizione, è alla triennale di milano, fino alla fine di gennaio.
io non sono per la cultura a tutti i costi. anzi.
però la diffusione delle espressioni artistiche male non può fare.
internet, per questo, è uno strumento molto importante: deviantart, ad esempio, è un sito dove artisti di tutto il mondo, amatoriali e professionisti, possono mostrare le loro opere; sono sicuro che tra loro c'è qualcuno che non disdegna il writing, legale o meno.
beh, sappia che giuseppe valditara, senatore di alleanza nazionale, giorni fa ha proposto un emendamento alla finanziaria per tassare le bombolette spray di vernice.
siamo arrivati a questo?
io credo che, anche in merito alla finanziaria, ci siano punti ben più dolenti su cui discutere.
potrei citare berlusconi, che ieri ha ribadito come, con l'attuale governo, siano state fatte più riforme di quante ne sono state fatte in passato dai precendenti governi.
bene, ne prendiamo atto. ma come dato statistico.
il discorso, infatti, si sposta sulla difficile scelta tra quantità e qualità.
le riforme sono state numerose (quantità), ma sono state anche necessarie e ben discusse (qualità)?
giusto tre di queste riforme, ovvero quella scolastica, quella elettorale e quella riguardante la devolution, trattano temi importanti e all'ordine del giorno: allora non sarebbe stato meglio limitare la quantità e puntare su un dibattito, con opposizione e parti in causa, più ragionato, con tempi e modalità migliori?
io non voglio entrare in merito alla questione: ho il diritto di votare appunto perchè qualcuno lo faccia per me.
però è evidente come le polemiche e discussioni nate dalle già citate riforme nascondono un malcontento non indifferente, che spesso si tramuta in insofferenza, perchè le speranze legate a quella X che segnamo in cabina elettorale spesso si affievoliscono. e cadono.
probabilmente a keith haring sarebbero bastate poche linee per descrivere una situazione del genere.
magari anche solo due. quelle di una X.
tornando a parlare strettamente di opere segnalo poorone, interessante e versatile artista delle mie parti.
date un'occhiata alla sua gallery.

1 Comments:

At 28 ottobre, 2005 11:37, Anonymous Anonimo said...

Bella li!
Poorone

 

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